La musica che cambia
Venerdì 19 dicembre 2025, alle ore 20:30, i musicisti di Officina Filarmonica si esibiranno nell’antica Chiesa di Santa Maria in Via, a Largo Chigi, nel centro di Roma – con un concerto dal titolo “La musica che cambia”.
Il concerto inaugurerà la collaborazione con il M° Luca Quaranta, talentuoso flautista e artista in residenza di Officina Filarmonica per la stagione 2025-2026, già vincitore del primo premio e del premio speciale per la musica contemporanea alla IX Flute International Competition di Varna e del primo premio al XXXII Concorso Internazionale ANEMOS (maggio 2025).
Luca Quaranta suona un flauto Powell Aurumite® 9K Conservatory costruito a mano.
Programma
Il concerto sarà diretto dal Mº Rocco Sbardella, con il seguente programma:
- Carl Philipp Emmanuel Bach, Concerto per flauto e archi in sol mag. – H.445, Wq.169
- Felix Mendelssohn, Sinfonia n. 1 in do minore – Op. 11
Tra Settecento e Ottocento la musica attraversa una fase di grande trasformazione: i gusti e le sensibilità cambiano, i compositori iniziano a cercare modi nuovi, più diretti e personali, per raccontare il proprio tempo.
“La musica che cambia” è dunque un invito a mettersi in viaggio, per vivere attraverso la musica il passaggio di un’epoca, la scoperta di un nuovo modo di sentire, attraverso sonorità ed emozioni inedite. Il programma musicale del concerto riflette il filo rosso che unisce due opere apparentemente distanti ma accomunate dall’impeto del cambiamento: C.P.E. Bach reinventa il concerto settecentesco, rendendolo più espressivo, imprevedibile e personale rispetto alla tradizione barocca; dall’altra parte, il giovanissimo Mendelssohn rinnova la sinfonia classica, caricandola di energia romantica e tensione emotiva.
Il concerto vuole accompagnare l’ascoltatore dentro questo cambiamento. Mostra come le forme musicali si evolvano, come le idee si aprano, come ogni epoca trovi la propria voce. Ma soprattutto ricorda che la musica non cambia soltanto nelle sue strutture: cambia anche chi l’ascolta. Sa sorprenderci, toccarci, modificare il nostro modo di sentire, interpretare e vivere.
Ingresso libero, a partire dalle ore 20:20 e fino a esaurimento dei posti disponibili.
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